makes the future the past it leaves you standing at the station your face pressed up against the glass

lunedì 30 giugno 2008

un graffio leggero


Ma il problema, lasciatevelo dire, non sta qui. Non è di questa strada, fatta di terra e polvere e sassi, che stiamo parlando. La strada in questione è un'altra. E corre non fuori, ma dentro. Qui dentro. Non so se avete presente: la mia strada. (...) Una strada dentro, ce l'hanno tutti, cosa che facilita, per lo più, l'incombenza di questo viaggio nostro, e solo raramente, la complica. Adesso è uno di quei momenti che la complica. Volendo riassumere volendo, è quella strada, quella dentro, che si disfa, si è disfatta, benedetta, non c'è più. Succede. Credetemi. E non è una cosa piacevole. No.
(...)
Allora vedete,
Signore Buon Dio,
il mare
è una specie
di piccolo
diluvio universale.
Da camera.
State lì,
passeggiate
guardate
respirate
conversate
lo spiate,
da riva, s'intende,
e quello
intanto
vi prende
i pensieri di pietra
che erano
strada
certezza
destino
e
in cambio
regala
veli
che ti ondeggiano in testa

(...)

Come vedete non è che io non abbia le idee chiare, le ho chiarissime ma solo fino a un certo punto della questione. So perfettamente qual è la domanda. E' la risposta che mi manca. Corre, questa carrozza, e io non so dove. Penso alla risposta, e nella mia mente diventa buio.
Così
questo buio
io lo prendo
e lo metto
nelle vostre
mani.
E vi chiedo
Signore Buon Dio
di tenerlo con voi
un'ora soltanto
tenervelo in mano
quel tanto che basta
per scioglierne il nero
per sciogliere il male
che fa nella testa
quel buio
e nel cuore
quel nero,
vorreste?
Potreste
anche solo
chinarvi
guardarlo
sorriderne
aprirlo
rubargli
una luce
e lasciarlo cadere
che tanto
a trovarlo
ci penso poi io
a vedere
dov'è.
(...)
Basta un segno,
qualcosa,
un graffio
leggero
sul vetro
di questi occhi
che guardano
senza vedere,
io lo vedrò.

puzzling









mercoledì 18 giugno 2008

questa notte ho fatto un sogno

stanotte ho sognato di nuovo di essere incinta. il padre era Tino, solo che non era luilui, era mulatto ed era veramente figo.
io ero tranquillissima, niente di strano; in realtà qualcosa di strano c'era, visto che non stavamo insieme e la sua morosa era incinta anche lei.
anche lei nera e bellissima, era molto dolce e per niente gelosa. e così anche io. una sorta di visione araba.
ci incontravamo all'ospedale, io ero di 3 mesi, ci abbracciavamo tutti.
poi parlavo un po' con lui, era dolcissimo, mi diceva che mi voleva bene, ma ribadiva di aver scelto di stare con lei. per me non c'erano assolutamente problemi, era naturale che fosse così. e poi ne avevamo già parlato.
andavamo a fare una passeggiata in spiaggia, meravigliosa, molto rocciosa, con un mare spettacolare blu. credo che immaginassi la sicilia, d'estate.
c'erano dei gatti sulle rocce e io avevo paura che mi attaccassero delle malattie. me li dovevo staccare di dosso. poi tornavamo indietro e incontravamo degli amici, io mi accorgevo che perdevo sangue e lo dicevo a lui, che, tranquillamente, mi riportava in ospedale.

fine

mi dispiace se fa schifo ma è così quello che ho visto. era veramente reale e tutto molto calmo. ero calma quando mi sono svegliata, non volevo alzarmi.

lunedì 16 giugno 2008

lady jane austen

"Nel complesso si accorse così che, come d'altronde altri hanno già constatato, un evento atteso con desiderio impaziente non porta, al suo verificarsi, tutta la soddisfazione che ci siamo ripromessi. Di conseguenza diventava necessaria la scelta di un altro periodo che avrebe segnato l'inizio di una vera felicità; doveva fissare i suoi desideri e le sue speranze su un qualche altro obiettivo e rinnovare il piacere dell'attesa, consolandosi in tal modo della presente delusione e preparandosi per un'altra."











thanks
to

kiakkio

lunedì mattina

°quando la settimana inizia e tu vorresti sotterrarti piuttosto che iniziare qualcosaltro
°quando trovi al lavoro il capo entusiasta di una settimana a malta e le sue parole non valgono neanche la pena di essere ascoltate
° quando ti parla di progetti che sarebbero bellissimi, ma sai che, se fatti da lui, verranno rovinati irrimediabilmente
° quando vedi che i tuoi amici sono sempre in posti più belli di dove sei tu
° anche quando sai che in fondo non è così, e che è solo un altro alibi alla tua vita
° quando il tuo collega non spreca neanche una parola per evitarti fatiche inutili
° quando un tuo amico ti chiede perchè non tiri più su la testa, e io neanche mi ero accorta di averla giù
° quando una mail+una foto+una chat ti sbattono in faccia che tutti continuano a lottare, tranne me
° quando il sabato sera sei stato a ballare insieme a dei nuovi amici, in un posto teenager e hai fatto le 5 (le 5??)
° quando ti accorgi che è da sabato pomeriggio che nessuno ti cerca, eppure era il finesettimana, l'attesissimo finesettimana, cazzo
° quando il top della novità è farsi fare una brutale visita ginecologica
° quando tu mi dici che il mondo mi si attacca addosso, ma se anche fosse, sono bravissima a scrollarmelo via
° quando chiami e nessuno risponde, mai

allora, mi dici cosa fare per sopravvivere?

venerdì 13 giugno 2008

for you




And yet if you find yourself in the dark
And you're left holding the bag
Then take care of it right away
And don't let the sun go down on your grievances

again
 
Sometimes you might want to give up
But keep that chin up
Cause you're gonna find
You're gonna find
Sometimes you might be alone
But don't feel lonely
'Cause you're gonna find
You're gonna find
So don't let the sun go down on your grievances
 
Start each day with a clean slate
You'll feel better if you can shake off all that hate
And don't forget to forgive and forget
And don't let the sun go down on your grievances

giovedì 12 giugno 2008

martedì 10 giugno 2008

ovunque proteggi



Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com'è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me
guarda all'angolo del cielo dov'è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello...

E ancora mi innamora e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l'incanto.

E se mi trovi stanco, e se mi trovi spento,
se il meglio è già venuto
e non ho saputo tenerlo dentro me.

I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.

E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto.
L'incanto di te...
di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe e polvere sul cuore,
freddo nel sole e non bastan le parole.

Mi spiace se ho sbagliato, mi spiace se ho peccato.
Se non ci sono stato, se non sono tornato.

Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire, il tempo di restare,
il tempo di lasciare, il tempo di abbracciare.


Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.

Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.

lunedì 9 giugno 2008

lunedì mattina

oggi inizia una strana settimana, in cui il mio capo non c'è perchè è a studiare l'inglese - intensive course! - a malta. ci ha lasciato carichi di lavoro, però ce lo possiamo gestire, con la mia segreta speranza di dimostrargli che si può fare bene anche in un modo diverso dal suo.
poi c'è tutta l'aspettativa di riuscire a sgamare qualche ora per andare al mare, se solo ci fosse il sole..
ieri siamo scappati da una cesena piovolosa per rifugiarci, senza crederci neanche tanto, in una cesenatico splendida e solare: l'inizio della stagione, per me.
e, nel mio geniale vestitino nero, sotto al sole battente, guardando una partita di racchettoni in cui usc veniva schiacciata dal suo maestro e da suo figlio, io, senza occhiali, ogni volta che alzavo gli occhi, ero felice che fosse arrivato anche beno!
ci manchiiii!

ah, un appello a tutti: battete un colpo! ditemi che siete ancora lì, mi sento già abbastanza abbandonata da sola! VITA

mercoledì 4 giugno 2008


oggi, tanto per cambiare, piove.
piove da settimane, ormai, e me la porto dietro laddove vado.
mi si spezzano le unghie.
intanto leggo oceano mare ed è proprio come me lo ricordavo, alcune parti sono perfette.
ho anche incominciato ad usare il motorino e, nonostante non lo cavalcassi da tempo immemorabile, più o meno l'ultima volta avevo 17 anni, ci scorazzo come se fosse attaccato al mio culo da sempre.
penso che le persone che arrivano più in alto nell'esperienza della vita siano quelle che assorbono di più da tutto quello che li circonda. attingono, e non si aggrappano.
situazioni, amicizie, amori, luoghi, storie, vite, tutto. e se finisce hai imparato qualcosa. non hai perso niente. hai guadagnato tutto.

piacere, sono io. piacere, come mai non ci siamo mai incontrate prima?

martedì 3 giugno 2008

dottor stranamore

ho aperto la mia porta e dietro non c'era nessuno. peccato. fa sempre piacere il lieto fine, anche se ti resta il dubbio che sia tutta una montatura.