makes the future the past it leaves you standing at the station your face pressed up against the glass

giovedì 31 gennaio 2008

aria al mio cervello II

così stamattina è già giovedì e io e albo abbiamo appena mandato il form d'iscrizione a un concorso d'idee.
ovviamente abbiamo usato un nostro cavallo di battaglia, una "buttanata" (leggi tra le righe!), almeno ci si diverte un po'.

ecco qualcuna di quelle cose che, surfando la rete, mi fa pensare di essere ancora una volta nel posto sbagliato. mi succede tutte le volte che, guardando di solito un oggetto di design, mi dico: questo avrei voluto farlo io.








e ora il pezzo forte: questo non l'avrei voluto progettare io, l'avrei solo voluto vedere inserito tra quella serie di prodotti ormai famosissimi di due designer riminesi: paranoic projects


mercoledì 30 gennaio 2008

guy debord

30.

L'alienazione spettatore a vantaggio dell'oggetto contemplato (che è il risultato della propria attività incosciente) si esprime così: più esso contempla, meno vive; più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la propria esistenza e il proprio desiderio. L'esteriorità dello spettacolo, in rapporto all'uomo agente, si manifesta nel fatto che i suoi gesti non sono più suoi, ma di un altro che glieli rappresenta.
Questo perché lo spettatore non si sente a casa propria da nessuna parte, perché lo spettacolo è dappertutto.

martedì 29 gennaio 2008

il pranzo dei vips II

°°°
questa volta pochi vips, ma il maiale è sempre mitico.
l'altra volta ubriaca, questa volta sfonda.








maybe

°°°
now i'm coming home again
maybe we can start again
°°°
quando muore qualcuno la gente al funerale non piange per chi non c'è più
ma per chi rimane qui.
tu non sei morto, e credevo che le mie lacrime fossero per te, invece no.
sono ancora per me, per me che resto e non riesco a staccare gli occhi dal mio dolore, dalla mia recidiva resistenza, dalla mia evidenza che lascio nascosta.

°°°
questa notte ho sognato un matrimonio. non era il mio, ma la cosa mi riempiva di gioia, anche se era tutto assurdo, come è nei sogni. la mia amica era incinta, ma non era per quello che si stavano sposando, tra l'altro nel retro del mio negozio.
l'atmosfera era concitata, la luce radente, piena di particelle sospese nel sole, rendeva la scena reale.
lo stavano facendo perchè avevano scoperto che anche lui era rimasto incinto.
ed era normalissimo.
°°°
oggi di nuovo maiale

venerdì 25 gennaio 2008


mentimi mentimi mentimi

voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque esso sia sia

mercoledì 23 gennaio 2008

me and my sisters shauning the sheep

He’s Shaun the sheep
He’s Shaun the sheep

He even mucks about with those who cannot bleat




Keep it in mind
He’s one of a kind
Oh.....
Life’s a treat with Shaun the Sheep

He’s Shaun the sheep
He’s Shaun the sheep

He doesn’t miss a trick or ever lose a beat



Perhaps one day
You’ll find a way

To......

Come and meet with Shaun the sheep

Oh......

Come and bleat with Shaun the Sheep!!!

mestiere / mistero



sono stata con la pezzino a teatro, in realtà nel foyer del teatro - non è che siamo poi così tanto acculturate! - a sentire le poesie di franchino casadei lette insieme a quelle di emily dickinson.
una figata.
arrivate ovviamente in ritardo, piazzate negli unici posti vuoti, cioè quelli in primafila, abbiamo scoperto che sono quelli migliori (grossa scoperta, visto che a teatro normale in genere chi sta in primafila si becca il torcicollo, ma nel foyer è tutta un'altrastoria..).
dopo le varie presentazioni due fantastici attori (mi fa ancora un po' strano chiamarli attori, si confonde troppo col concetto di attore dei film, dovrebbero inventare una parola apposita per definire il mestiere/mistero di leggere poesie) hanno letto lettere e poesie di emily d.
dopo 10 minuti avevo già le lacrime e mi asciugavo con i lembi della maglia. tutto questo in prima fila. di sicuro gli attori se ne sono accorti, figurone, ma anche questo fa parte della grande ars poetica.
la cosa veramente figosa è che loro erano bravi, si sentiva proprio.
ma non l'ho capito fino in fondo finchè, tornata a casa, non ho riletto le poesie che stavano sul libretto. erano orribili!
probabilmente c'è chi sa scrivere poesie, chi le sa recitare e chi se le sa leggere. e quest'ultimo non è affatto scontato
e poi franchino ha letto le sue. ancora lacrimoni.



ecco, il nebbione ci ha lasciato per avvolgerci in un sole accecante.
.

lunedì 21 gennaio 2008

lunedì mattina

ciao amici, eccoci di nuovo qui, un fantastico nuovo lunedì mattina fresco fresco per i vostri palati. sabato sera il buon dio ha deciso di immergerci in una nebbia fitta e bianchissima,e da allora mi sento come una gallina a mollo in un brodo appena scongelato. sabato sera ci ho messo 1 ora ad arrivare in un posto che dista 15 minuti da casa mia, perchè non riuscivo a trovare la strada in cui girare, e questo xchè non riuscivo a riconoscere niente intorno a me.
sì, c'erano i cartelli stradali che saltavano fuori all'ultimo istante dal nulla, ma mi sono resa conto che il mio cervello in realtà si affida alla memoria inconscia molto + che alle indicazioni esplicite che stanno sul cammino.
è passata velocissima questa mattina e scappiamo subito subito e in anticipo, visto che il capo non c'è!! a dopo!

venerdì 18 gennaio 2008

brain training

°°°
non guardare troppo a lungo, che viene mal di testa




la casa del mio capo

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la casa del mio capo si trova sulla via cervese. la casa del mio capo sembra una casa in riva al mare di formentera. la casa del mio capo non è una casa, è una villa. la casa del mio capo non ha il giardino, ha un parco. il parco della casa del mio capo si chiama chiara ed ha un giardiniere tutto suo, tutti i giorni. la casa del mio capo ha la piscina, la sala da ballo e l'anfiteatro. io voglio abitare nella casa del mio capo. per adesso ci faccio solo i rilievi, ma spero di andare in piscina quest'estate e di abbronzarmi molto perchè la casa del mio capo non è illuminata dal sole, ma da un sistema solare.
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lunedì 14 gennaio 2008

happiness

°°°
incredibile come la prima giornata in cui il sole si fa vivo, da settimane a questa parte, mi renda così felice.
ecco, questo è quello che mi fa felice.