
makes the future the past it leaves you standing at the station your face pressed up against the glass
giovedì 31 luglio 2008
martedì 29 luglio 2008
me la compro?
lunedì 28 luglio 2008
elenco
elenco di quello che ho fatto questo finesettimana:
aperitivo al chiosco, cinema con la pezzino, chiosco, mima, a letto. colazione, mare con la nipi, massi e lomba, nonaperitivo al papeete (schifo), spesa, aperitivo ubriachina, cucinare guardando richie rich, cena, film in seconda serata con lomba e fratello, mentre fuori diluvia sui fighetti, a letto. colazione con lomba e la nipi, motore senza freni fino a rimini, casa lombardi, pranzo con la famiglia lombardi, mare con la famiglia lombardi, befane, oysho, zara, bershka, pull and bear, cesenatico, casa montanari, presentazioni, cena alla piadinaia dello stadio con i berti e i navacchia, giretto, casa montanari, mima, giretto, letto, chiacchere. fine. intenso. lungo. bello. finalmente.

aperitivo al chiosco, cinema con la pezzino, chiosco, mima, a letto. colazione, mare con la nipi, massi e lomba, nonaperitivo al papeete (schifo), spesa, aperitivo ubriachina, cucinare guardando richie rich, cena, film in seconda serata con lomba e fratello, mentre fuori diluvia sui fighetti, a letto. colazione con lomba e la nipi, motore senza freni fino a rimini, casa lombardi, pranzo con la famiglia lombardi, mare con la famiglia lombardi, befane, oysho, zara, bershka, pull and bear, cesenatico, casa montanari, presentazioni, cena alla piadinaia dello stadio con i berti e i navacchia, giretto, casa montanari, mima, giretto, letto, chiacchere. fine. intenso. lungo. bello. finalmente.
venerdì 25 luglio 2008
il circo dell'architettura
lunedì 21 luglio 2008
nuovi punti di vista
dopo che io e la rita abbiamo avvisato chi si stava per laureare e chi si era appena laureato che il "dopo" era solo peggio, ed averlo visto accadere nel giro di 3 ore, ecco come un nuovo punto di vista insperato mi offre una ventata di gioia inaspettata, fanciullesca, nell'essere probabilmente per l'unica ed ultima volta al di là delle sbarre di casa.
fenicotteri rosa

non sto dietro alle cose che mi succedono a raffica.
dopo mesi e mesi di nulla sul divano, improvvisamente tutto è da fare.
sarà l'estate. sarà il mare, che risveglia tutti dal letargo.
comunque, tra concerti, gomme bucate, litigate, traslochi, cambi di macchine, arrivi e partenze, persone da vedere, alcuni da reincontrare, festivals paesani, la costante è che devo comunque tornare a lavorare il lunedì mattina, anche se ancora per poco, anche se il finesettimana è così pieno e così poco riposante che mi sembra sia durato 10 giorni. e so che questa settimana sarà molto peggio.
auguro a tutti di vedere almeno una volta i fenicotteri rosa sulle saline di cervia, mentre il sole dietro si sta alzando, e tu, davanti, sfrecci stanco morto verso la settimana che inizia.
martedì 15 luglio 2008
perfezione
ieri sera io e massi siamo partiti alla volta di rimini, per un evento che aveva del mistico: proiezione del film restaurato Tre passi nel delirio, il cui episodio Toby Dammit, è di Federico Fellini. proiezione sulla spiaggia davanti al Grand Hotel. ospite d'eccezione Ornella Muti.
mentre andiamo in là sulla via emilia lo scenario è apocalittico, inizia a piovere di brutto, il cielo da nuvoloso diventa plumbeo.
parcheggiamo in piazzale fellini e cerchiamo di capire se la proiezione è stata spostata da qualche altra parte.
mi inoltro nel parco del GH e mi sento protagonista di Amarcord, sono improvvisamente felice che non sia tutto perfetto, che mi piova nel coppetto, tanto lo sappiamo bene che la perfezione sta dentro al GrandHotel, non certo fuori.
scivolo tra le pozzanghere della terrazza, slalomando tra le sedie di ghisa bianche, quelle dell'intervista a Federico. ridacchio, proprio felice di essere lì, e mi infilo nella hall del GH, lascio massi fuori a ridere di me, che giro tra giornalisti e turisti. chiedo informazioni, mi dicono che la proiezione è spostata al cinema fulgor, in centro. andiamo! arriviamo, entriamo, caldo da paura, niente ac, gente.. si spengono le luci, ma dove sei, ornella?, iniziano i titoli.. IL DIVO. a me viene la sgrigna, dopo tutto sto casino siamo in un cinema afoso, a rimini, a vedere un film che potevamo vedere sul divano! maledette receptionists dello strafighissimo GrandHotel! ma d'altraparte lo sapevamo già, la perfezione sta dentro, non certo fuori. al massimo sulla terrazza.
mentre andiamo in là sulla via emilia lo scenario è apocalittico, inizia a piovere di brutto, il cielo da nuvoloso diventa plumbeo.
parcheggiamo in piazzale fellini e cerchiamo di capire se la proiezione è stata spostata da qualche altra parte.
mi inoltro nel parco del GH e mi sento protagonista di Amarcord, sono improvvisamente felice che non sia tutto perfetto, che mi piova nel coppetto, tanto lo sappiamo bene che la perfezione sta dentro al GrandHotel, non certo fuori.
scivolo tra le pozzanghere della terrazza, slalomando tra le sedie di ghisa bianche, quelle dell'intervista a Federico. ridacchio, proprio felice di essere lì, e mi infilo nella hall del GH, lascio massi fuori a ridere di me, che giro tra giornalisti e turisti. chiedo informazioni, mi dicono che la proiezione è spostata al cinema fulgor, in centro. andiamo! arriviamo, entriamo, caldo da paura, niente ac, gente.. si spengono le luci, ma dove sei, ornella?, iniziano i titoli.. IL DIVO. a me viene la sgrigna, dopo tutto sto casino siamo in un cinema afoso, a rimini, a vedere un film che potevamo vedere sul divano! maledette receptionists dello strafighissimo GrandHotel! ma d'altraparte lo sapevamo già, la perfezione sta dentro, non certo fuori. al massimo sulla terrazza.
lunedì 14 luglio 2008
filtri solari
tutta la certezza che avevo quando stavo con te, la calma che nasceva e si fortificava sulla consapevolezza di essere esattamente dove volevo essere, oggi mi sembra un'utopia. mi sembra assolutamente impossibile poter essere così certa di qualcosa, di nuovo. la debolezza mi uccide e fatico a camminare con le mie gambe. appena qualcuno si affianca a me mi aggrappo e lo travolgo. ho paura di apparire pazza e di respingere invece di incuriosire. la paura psicologica mina la mia testa, la mia autostima scende precipitosamente. la bilancia segnava 53.8 kg. la mia vita sembra filtrata, non vissuta da me. o almeno non da una che conosco.
credi sia possibile retrocedere così tanto? non sapere dove, nè con chi, nè cosa fare della mia vita?
ho una paura fottuta a scegliere qualcosa, nel terrore che scegliendo la cosa giusta mi ritrovi sola. ma che banalità, veramente elementare l'insegnamento che per avere non bisogna stringere nè legare a sè.
eppure..
venerdì 11 luglio 2008
riflessi
alcune riflessioni che da tempo mi ronzano nel cervello. nessuna c'entra con le altre.
1. RIFLESSIONE SULLA MUSICA - ascoltando un concerto con flo, che stava fuori a parlare al cellulare.
mi hanno sempre insegnato che la musica dovesse essere "utile". nel senso che poteva comunicare, far riflettere, innamorare, piangere, pensare.
l'importante era non ascoltare la musica per dimenticare te stesso, come sostituto del cervello, che se ne andava in standby (detto anche, per l'estate, sandby). quindi guardarsi bene da tutti i vari cantanti, per lo più finti, che irretiscono i ggiovani di musica satanica, finta, o troppo r'n'roll. condivisibile o meno, vabè.
invece..
ho scoperto che il jazz, o tutti i suoi sovra e sottoinsiemi, ti fa andare in trance. ti perdi lì dentro molto più che in una musica "heavy". non lo avrei mai creduto. il concetto, espresso male, è che tu non riesci a rimanere padrone della musica, è lei che si impossessa di te e ti porta dove vuole, e tu non sai dove sei stato. almeno, sarà che non sono più tanto padrona del mio cervello, sarà che ero stanca o chissà che, ma a me è successo questo. diabolico!! a raccontarlo sembra una situazione da racconto di baricco.
2. RIFLESSIONE SULLE COPPIE - tra me,myself&I
da ragazzina, il mio moroso di allora mi disse una cosa che mi è rimasta impressa. "quando tra 2 persone c'è di mezzo il sesso, è molto più fatica troncare una storia".
la domanda delle mie amiche fu come facesse lui a saperlo, ma non era la mia. io non lo capivo. e ancora oggi non sono d'accordo.
non è il sesso, o meglio il farel'amore che unisce, che lega. in questo mio periodo di post crisi, mi rendo conto che quello che lega 2 persone è l'intimità. che non significa per forza sesso. basta dormire insieme un paio di notti, abbracciati. e ne ho una voglia pazzesca, e un bisogno pazzesco. ma ancora una volta farei solo dei danni. però ecco, è l'intimità, l'abbraccio e lo sguardo che ti fanno innamorare, incatenare. e io non ho ancora imparato a scegliere e a lasciare andare.
3. LA TERZA NON MI VIENE IN MENTE ORA. CI RIAGGIORNIAMO
martedì 8 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008

è stato solo un attimo, ma ho sentito il tuo profumo. l'odore dei tuoi vestiti, della tua casa, della tua mamma che lava e stira. della tua pelle, dei tuoi abbracci. di quando stavo lì, nascosta tra la spalla e la guancia.
e ora che mi accingo a nuovi profumi, non so ancora perchè tutto questo stia succedendo.
tatuo la mia pelle, ma non è un gesto di rinascita, di cambiamento, di stacco. dichiara solo che cerco di cambiare per riallineare la mia sinusoide con la tua, che da qualche tempo sembrano seno e coseno sul piano cartesiano.
ancora insieme, saremmo nuovi, sarebbe diverso. diverso da prima, potrebbe esistere ancora qualcosa da scoprire, qualcosa per la vita intera.
"tutto doveva cambiare perchè tutto rimanesse uguale". yo.
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