makes the future the past it leaves you standing at the station your face pressed up against the glass

venerdì 24 luglio 2009

discarica e polvere

nuova esperienza, sempre benvenuta.
questa volta è ciò che non si vede di una discarica. l'oro nero dell'immondizia.
e pensare che c'è gente che lavora per smaltire la nostra merda quotidiana mi fa strano, stranissimo. pensare ai soldi che spendono i nostri comuni è assurdo.
passione. necessità. soldi. cosa può spiegare un lavoro così fine a se stesso? così poco creativo, così deprimente?
che significa non buttare via il proprio tempo? fare un lavoro, capire ogni giorno che non ti piace, continuare a sognare altro, sempre Altro, ma così tanto astratto che non prenderà mai una forma nè un'idea, restando sempre nell'ordine delle categorie.
provare a fare cose, che comunque non saranno mai la Cosa. chissà se esiste.
la risposta a chi mi ha chiesto se ci fosse una cosa che vorrei veramente fare da grande è stranamente sì.
sì, so cosa mi piacerebbe fare, dove e con chi.
ma è talmente irrealizzabile che tutto il resto perde valore.
eppure qualcosa faccio, lo devo fare, qualcosa dovrò pur fare, ma ha così poco valore rispetto a ciò che mi fa dire sì, che faccio fatica a crederci.
e tu lo vedi, se ci credessi potrei convincere anche un muro di mattoni. ma non ci credo, e non ci casca nessuno.
beh, buon fine settimana.


mercoledì 15 luglio 2009

stasera HP6!

martedì 14 luglio 2009

the girls are back

strano popolo quello russo (e intanto mi guardo le spalle perchè loro SANNO che lo sto scrivendo! ho già il pallino rosso del laser sulla schiena). popolo delle contraddizioni e delle eccezioni, della privacy gelosamente custodita ma anche di un certo senso civico-cavaliere-partecipativo. capace di fermarti per strada perchè hai un bottone slacciato o perchè sei seduta sul marmo, cosa peraltro pericolosissima, ma incapace di dirti che sì, sto cazzo di inglese lo parla! (ma andava bene anche il francese, lo spagnolo, il tedesco, il portoghese.. cazzo, parliamo tutte le lingue e tu neanche una!!)
non sai mai se è meglio fargli capire che il russo lo parli o no.. paruski, dievuscka!


lunedì 13 luglio 2009

giovedì 9 luglio 2009

in the end you get used to anything

momento riflessivo sul mio blog.. mi chiedevo perchè il mio amichetto continuasse a scrivere papiri, senza mai annoiarsi, e io invece non riuscissi a far altro che caricare foto, o al massimo a citare 1 canzone triste.
in effetti non è che ora sappia perchè, volevo però approfittare di questo momento, in cui il mio cervello sta producendo pensieri + lunghi di una riga, per chiederlo a te.
alla fine ci si abitua a qualsiasi cosa. alla noia, alla routine, alla poca voglia di pensare a cosa vuoi quando ti alzi, a chiederti se stai bene o no.
forse è perchè, nonostante i nostri perpetui istinti suicidi, dopo un po' uno si rompe anche di stare male.
attenzione, è diverso dal non volere stare male, è proprio che mi viene a noia anche questo piangerci addosso, questo raccontarci di quanto non ci piace quello che abbiamo e quanto vorremmo andarcene via.
il risultato comunque non è la felicità.
la mia prova è che infatti io non mi costruisco un futuro via da qui. solamente salgo su qualsiasi aereo che mi si proponga, per scappare per qualche giorno, sapendo che però tornerò.
resta sempre nell'aria, però più lontano, che fa meno male allo stomaco, il pensiero di come dovrebbe essere questa felicità, ma anche questo è già noia. e io metto su chili, segno che ho smesso di lottare.
non so se sia giusto o sbagliato. non mi importa, non voglio saperlo, semplicemente osservo me stessa e cosa mi ha portato qui.
basta.

giovedì 2 luglio 2009

tornata, riparto.