makes the future the past it leaves you standing at the station your face pressed up against the glass

lunedì 31 agosto 2009

irvine shaw

Cos'ho che non va? Che cosa mi rende così maledettamente sicuro di potermi occupare di chiunque, di tutti? Sono nè più nè meno come quei levrieri idioti delle corse di cani. Dammi una responsabilità, mia o non mia, di chiunque, e subito via che le corro dietro, come i cani dietro alla loro lepre finta, anche se non la prendono mai, anche se sanno che non la prenderanno mai. Vorrei sapere che malattia mi ha infettato quando ero giovane. La vanità? La paura di non piacere? Una compensazione al mio rifiuto della religione? E' un bene che non abbia mai dovuto combattere una guerra, sarei morto il primo giorno, ucciso dai miei stessi uomini, mentre tentavo probabilmente di fermare una ritirata o mi offrivo volontario per andare a recuperare le munizioni da una mitragliatrice perduta o circondata. Il mio progetto per l'anno prossimo, disse a se stesso, è di imparare a dire vaffanculo a tutti quanti.

martedì 25 agosto 2009

summer time

continuo a dirmi che va tutto bene, che arriverà il momento in cui l'angoscia sarà solo un ricordo e tutto quello che ora faccio per dimenticare lo farò per gioire e vivere. poi càpitano momenti in cui si insinua il dubbio, e penso che forse ci dovrò convivere tutta la vita, in fondo non sarei mica la prima.
e che forse questo è già vivere, anche se non me ne rendo conto e le cose che faccio non hanno il sapore dell'eterno. ma è questo quello che mi sono costruita.

lunedì 24 agosto 2009

io sono qui
in un mondo che ormai
gira intorno a vuoto
lontano dal suo sole

che angosce in questi giorni di ripresa, ma ripresa di che? del lavoro? della quotidianità? non è una angoscia per la fine delle ferie, se stessimo bene il lavoro sarebbe solo un particolare insignificante.
cosa vuoi, in fondo?